venerdì, gennaio 05, 2024

Natale Festa Paolina

 



NATALE FESTA PAOLINA -  Felipe Borges, ssp


Il Natale è la festa che ricorda la nascita di nostro Signore Gesù Cristo. Ma, è anche una festa tipicamente paolina. Ecco i tre motivi che ci fanno affermare questo: 1) Il nostro Fondatore ci invitata a cominciare sempre dal presepio; 2) In questa festa ricordiamo che Maria è la prima che presenta Gesù all’umanità, perciò è la prima apostola; 3) Il canto degli angeli in quella santa notte “Gloria Deo, pax hominibus” (Gloria a Dio e Pace agli uomini) è diventato il programma della nostra vita e dell’apostolato paolino.

Soffermiamoci ora su ognuno di questi tre motivi:

1) L’invito a cominciare dal presepio è un invito a cominciare ogni opera in povertà, con umiltà e ponendo la nostra fiducia in Dio: “Agire così naturalmente da non poter facilmente distinguere la grazia dalla natura, ma, certo, impiegando entrambi” (AD 43). Così, il nostro lavoro apostolico e spirituale non poggia solo su noi, ma su Dio stesso. Purtroppo, afferma don Alberione: “Molte anime non si accorgono che non corrispondono del tutto, perché il Signore le vede un po' piene di sé e allora esse restano un po' nell'ombra, un po' nelle tenebre e neppure sospettano che avrebbero potuto far di più. E molte anime, invece, perché vivono nell'umiltà, son guardate con occhio di amore da Gesù Maestro, da Gesù Bambino del presepio.” (APD 1960, 260). Un grande esempio di tutto questo sono le fondazione delle nostre circoscrizione in tante parti del mondo. Quanti dei nostri hanno cominciato senza conoscere la lingua e senza soldi, avendo soltanto la fiducia nella grazia del Signore e le mani per lavorare! E oggi, quello che facciamo comincia dalla fiducia in Dio o poniamo la nostra fiducia nei soldi, nelle strutture, nelle nostre piccolle forze?

2) L’apostolo Paolo ci dice: “Quando venne la pienezza del tempo, Dio mandò il suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge” (Gal 4,4). Ecco cosa celebriamo nella festa si Natale: La venuta del Verbo incarnato nel mondo per mezzo di Maria. Presentando Gesù ai pastori e dai Magi, lo presenta a tutti i popoli. “Dopo la nascita di Gesù, – scrive don Alberione – la Madonna lo presenta ai pastori e ai Magi. Questi furono chiamati, per mezzo della stella, dall’Oriente. E così Gesù è presentato da Maria al popolo ebreo e ai rappresentanti del popolo gentile, ai Magi” (RSP, 246). Facendo memoria della nascita del Signore, rievochiamo il fatto che Lui è nato da donna, da Maria e che lei, come prima apostola, lo presenta al mondo mostrandoci quello che dobbiamo fare nel nostro apostolato quotidiano.

3) Scrive don Alberione: “La gloria di Dio e la salvezza delle anime. Ecco il fine specifico dell’apostolato dell’edizione. Quello stesso programma che gli Angeli cantarono sulla capanna di Betlemme: «Gloria Deo, pax hominibus». Il programma di Gesù Cristo e della sua vita perenne nella Chiesa. Fine altissimo, dunque, fine divino” (AE, 45). Questo binomio ci ricorda che la finalità dell’apostolato paolino è dare Gesù all’umanità, glorificando Dio e portando la pace, sintesi di tutti i doni di Dio all’umanità.

Quindi, celebrare il Natale è celebrare una festa paolina. È celebrare tante nostre motivazioni e ispirazioni che guidano quello che facciamo e siamo. Ogni nuovo inizio che deve partire dal presepio in mezzo alla povertà umana, immergendoci nelle “abbondanti ricchezze della grazia del Signore”, divenendo apostoli come Maria per cantare con gli angeli la gloria del Signore che si manifesta portando pace a tutti gli uomini.

Auguri di buon Natale!

da: paulus.net

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