lunedì, aprile 08, 2024

Annuncio a Maria

 

Maria nel giorno dell’Annunciazione la contempliamo nel momento del suo “sì” («fiat mihi» / «genoito moi» Lc 1,38), della sua risposta all’eterno disegno della Trinità. Tutta la creazione attendeva quel “sì” che apre l’intera creazione a Cristo e alla Redenzione dell’intero creato (cfr. Rm 8,18-23). È la pienezza dei tempi (cfr. Gal 4,4): nel momento in cui il suo “sì” storico permette nel tempo il “sì” di Gesù che è un eterno “sì” al Padre (cfr. Eb 10,5-10); nel momento in cui il suo “sì” diviene possibilità e modello per la Chiesa tutta e per ogni uomo di rispondere con il proprio “sì”. È un “fiat” nel silenzio. Cioè un “sì” operativo ma nel silenzio: non viene sbandierato, non viene pubblicizzato. Certo l’evangelista Luca ce lo racconta, ma ormai è storia evangelica e non cronaca curiosa. A parte l’Angelo, chi era presente? A chi lo va a raccontare? Neppure a Giuseppe, che deve ugualmente dare il suo libero assenso in piena libertà e autonomia… e nel silenzio. Dobbiamo contemplare questo “sì”, poiché questa adesione permette l’adempirsi della volontà di Dio: come avrebbe la Vergine da sola portato avanti il piano di Dio? Proprio san Giuseppe ha permesso con il suo silenzioso e fattivo “sì” che si compisse il piano eterno di Salvezza. 

(da SiatePerfetti - leggi tutto)

Nessun commento: