martedì, maggio 02, 2023

Nel silenzio Dio ti incontra

 

paulus.net - In Dialogo - Horacio Sanchez Soto SSP


NEL SILENZIO DELLA  CASA INCONTRO TRA DIO E LA SUA CREATURA


Maggio è conosciuto come il mese mariano. Sì, è il mese che si dedica ad onorare la Vergine Maria, in alcuni luoghi si fa con l'offerta di fiori o fiorellini, che si fa durante la preghiera serale del Rosario; un'antica tradizione ricca di significato ed espressione della fede e dell'amore del popolo per la Madre di Dio e Madre nostra.

Maria Santissima, Serva e Signora, ci insegna a vivere nella difficile arte di dire poco e fare molto; cioè ci insegna la grandezza e la bellezza del silenzio come casa dell'incontro tra Dio e la sua creatura. Il silenzio è la migliore casa che si possa offrire a Gesù Parola per vivere in questi tempi di tanto rumore interno ed esterno che non ci permettono di sentire la sua voce di Maestro che bussa alla porta della sua vita personale, familiare, ecclesiale, sociale , eccetera.

È bastato il Sì della Vergine Maria perché il Verbo si incarnasse nel cuore umile e silenzioso che aveva. Un cuore puro, che, come Tabernacolo vivente, ha accettato con il suo silenzio di diventare terreno fertile perché il seme del Verbo potesse essere seminato dalla grazia dello Spirito Santo e così la salvezza dell'umanità potesse entrare nel mondo. Con il suo sì gioioso e generoso, ha esultato il cielo e la terra. Proviamo ad immaginare l'espressione e lo sguardo di Maria, quando sentì le labbra dell'angelo Gabriele e disse Sì alla proposta, al grande progetto che avrebbe cambiato la storia dell'umanità.

Vangelo secondo san Luca (Lc 1, 26-45)

Nel sesto mese l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazaret, a una giovane vergine, promessa sposa di un uomo della famiglia di Davide, chiamato Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. L'angelo venne da lei e le disse: "Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te". Maria si è commossa molto quando ha sentito queste parole e si è chiesta cosa significasse un saluto del genere. Ma l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Concepirai nel tuo grembo e partorirai un figlio, che chiamerai Gesù. Sarà grande e giustamente sarà chiamato Figlio dell'Altissimo. Il Signore Dio gli darà il trono del suo antenato Davide; Regnerà per sempre sul popolo di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse all'angelo: "Come può essere, se sono vergine?" L'angelo rispose: “Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprirà con la sua ombra; per questo il bambino santo che nascerà da te sarà chiamato Figlio di Dio. Anche la tua parente Elisabetta aspetta un figlio nella sua vecchiaia e, pur non potendo avere una famiglia, è già al sesto mese di gravidanza. Per Dio nulla è impossibile". Maria disse: "Sono la serva del Signore, avvenga di me come hai detto".

Poi l'angelo la lasciò. A quel punto Maria prese la sua decisione e partì, senza ulteriori indugi, verso una città situata sulle colline di Giuda. Entrò nella casa di Zacarías e salutò Isabel. Quando Isabel udì il suo saluto, il bambino le saltò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò ad alta voce: "Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno! Come ho meritato che la madre del mio Signore venisse da me? Appena il tuo saluto è giunto alle mie orecchie, il bambino ha sussultato di gioia nelle mie viscere. Beata te per aver creduto che le promesse del Signore si sarebbero compiute!»

Ora, il Sì della Vergine Maria pronunciato e accolto nella casa del silenzio come luogo di incontro tra Dio e la sua creatura, non è stato un sì silenzioso e ritirato in uno degli angoli della casa dove lei abitava. Non è stato   così, anzi, è stato un sì vissuto nel silenzio contemplativo fatto servizio, fatto carità. Lei, serva e Madre, ha iniziato a vivere il mistero del Verbo incarnato nel suo grembo, uscendo da se stessa, uscendo dalla sua casa, lasciando il suo piccolo paese natale verso la città dove viveva sua cugina Elisabetta per mettersi a sua disposizione nelle faccende domestiche ; sì, vivere il suo essere di Serva, Discepola e Madre al servizio dei più bisognosi.

Lei, Madre di Dio e nostra, ci insegna che quando si fa del silenzio contemplativo la casa dell'incontro tra Dio e noi, è allora che si impara la difficile arte del dire poco e del fare molto. Lei ci insegna che quando si permette alla Parola di abitare nella propria vita; è la stessa Parola che spinge a non rimanere paralizzati in nessuno degli angoli della propria vita, è la stessa Parola che spinge a vivere nel servizio gioioso e generoso; è la stessa Parola vissuta nella casa del silenzio contemplativo che ci spinge a scoprire i talenti donati dal Creatore ea metterli al servizio dell'umanità. È la stessa Parola che, accolta nel cuore silenzioso della vita stessa, ci fa uscire da noi stessi, dal nostro egoismo e aprire gli occhi sulla montagna dei bisogni dell'umanità.

Questo mese dedicato a Maria è una grande opportunità per chiederle la grazia di abitare di più nella casa del silenzio contemplativo, rifiutando tutti quei rumori interni ed esterni che le strutture di peccato ci propongono. È anche una grande opportunità per entrare dentro noi stessi, cercare i doni che ci sono stati dati e offrirli a Lei come un fiore piccolo o grande ogni giorno. È una grande opportunità per chiedere la grazia di vivere come terreno fertile per la Parola, che ci viene incontro all'alba e al tramonto nell'Eucaristia e nell'Adorazione eucaristica.  (traduzione da google)

 

Facciamo della nostra preghiera alla Vergine Maria un programma di vita.

O Maria, serva e Madre, insegnaci a tacere,

O Maria serva e Madre, insegnaci a vivere nel silenzio,

O Maria serva e Madre, insegnaci ad ascoltare nel silenzio la Parola,

O Maria serva e Madre, insegnaci ad accogliere nel silenzio la Parola,

O Maria Serva e Madre, insegnaci a meditare nel silenzio la Parola,

O Maria Serva e Madre, insegnaci a testimoniare la Parola nel silenzio.

O Maria serva e Madre, insegnaci ad essere servi del silenzio e discepoli della Parola,

O Maria serva e Madre, insegnaci a parlare poco e a fare molto.

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