sabato, maggio 27, 2023

Alberione investito dal vento dello Spirito

 

Beato don G. Alberione


Angelo Colacrai ssp

DON ALBERIONE: uno scricciolo d’uomo, investito dal vento dello Spirito.

Il vento è anche birichino: rivolta gli ombrelli, scompiglia i capelli, fa volare i cappelli. Il vento è creativo.
Quando soffia il Ghibli, il terribile vento caldo del Sahara, anche il paesaggio cambia: le dune che oggi son qui, domani non ci sono più, spinte dalla forza impetuosa del vento in una corsa senza fine…

Lo Spirito Santo ci libera dal “ complesso  della serialità”, cioè dal conformismo, dall’unanimismo. Lo Spirito Santo è fantasia.
E’ sorgente di nuove prospettive, di progetti coraggiosi e innovativi.
Lo Spirito Santo suscita futuro.
Quando il soffio dello Spirito incontra una vela qualsiasi disposta a lasciarsi investire, avvengono miracoli.

Un esempio: quello di don Giacomo Alberione, fondatore geniale di una delle più grandi istituzioni religiose del secolo: La Pia Società San Paolo.

Don Alberione ha fatto quello che solo un gigante avrebbe potuto fare.
Lui, che “per tanti anni ha portato sullo stomaco, quando riposava, una borsa d’acqua calda perché non digeriva; ha avuto spessissimo trasfusioni di sangue e flebo per un’emorragia all’esofago; ha subito operazioni agli occhi, ha contratto l’epatite virale, ha ingoiato medicine per tutta la vita, ha dormito pochissime ore di sonno notturno per atroci dolori artritici; non è mai arrivato a pesare più di 45 chili”

(da: Parlar per simboli - Pino Pellegrino)

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