mercoledì, settembre 07, 2022

Preghiere di Don Alberione

LE PREGHIE MARIANE DI DON ALBERIONE


Vergine Ss., concepita senza macchia.
Madre di Dio, Regina di tutti i Santi
io indegnissimo peccatore mi presento innanzi a Voi
per chiedervi una grazia che il vostro Cuore non può negarmi:
voglio chiedervi la vostra devozione!
 Io alzo gli occhi al cielo
 e so che è popolato da migliaia di santi vostri devoti.
 Lunghe schiere di confessori, di vergini, di martiri
s'uniscono agli apostoli, ai profeti ed ai patriarchi
e vi salutano come loro regina, loro esempio, loro salvezza,
come il principio della loro santità.
O madre, io mi sento mosso quasi ad invidia
pensando alla loro sorte felice, sicura, eterna,
mentre io sono pur sempre in gravissimo pericolo
di peccare e perdermi.
Per questo timore io me ne starei continuamente tremando
se non pensassi che il vostro e mio Gesù
ha preparato anche per me un posto in cielo
e che io posso arrivarci se sarò anche vostro devoto.
Chi è vostro devoto, o Maria, si salva; chi è molto devoto di voi si fa santo.
Oh! felice speranza, oh! dolce fiducia!
Io desidero essere vostro devoto: ricoverarmi nelle vostre braccia, affidarmi tutto a voi.
Madre, voi non potete cacciarmi, benché io sia il più indegno dei vostri figli.
Ricordatevi degli sguardi amorosi e delle parole con cui il moribondo Gesù
dalla croce vi raccomandava la mia causa. 


RICEVIMI, O MADRE, MAESTRA E REGINA

Ricevimi, o Madre, Maestra e Regina Maria,
fra quelli che ami, nutrì, santifichi e guidi
 nella scuola di Gesù Cristo, divino Maestro.
Tu leggi nella mente di Dio i figli che egli chiama
e per essi hai preghiera, grazia, luce e conforti speciali.
Il mio Maestro, Gesù Cristo, si è consegnato totalmente a te
dall'incarnazione all'ascensione;
questo è per me dottrina, esempio e dono ineffabile:
anch'io mi rimetto pienamente nelle tue mani.
Ottienimi la grazia di conoscere, imitare, amare sempre più
il divino Maestro, Via e Verità e Vita;
presentami tu a Gesù12: sono indegno peccatore,
non ho altri attestati che la tua raccomandazione
per venire accolto alla sua scuola.
Illumina la mia mente, fortifica la mia volontà,
santifica il mio cuore
in quest'anno di mio lavoro spirituale,
onde possa profittare di tanta misericordia
e possa conchiudere al fine: «Vivo io, ma non più io,
bensì vive in me Cristo».
San Paolo apostolo, padre mio e fedelissimo discepolo di Gesù,
corroborami: desidero impegnarmi e sopraimpegnarmi
finché si formi Gesù Cristo in me.



CORREDENTRICE 

O Maria, Madre del Divino Pastore e madre mia,
vi contemplo addolorata sul Calvario
Là il vostro Figlio diede la vita per le pecorelle;
là pose nelle vostre mani il suo gregge;
e con la voce e lo sguardo morente
vi raccomandò i pastori della Chiesa.
Una nuova fiamma si accese nel vostro cuore,
dilatato per accogliere tutti i fedeli e sacerdoti.
Voi avete portata su le vostre braccia la Chiesa nascente,
l'avete cresciuta con la preghiera e la parola,
profumata e fortificata con i vostri santi esempi.
Sempre dal cielo avete assistito il Papa,
i vescovi, i sacerdoti, il popolo di Dio,
o grande ed amabilissima Madre.
Per voi la fede si conservò pura, fiorirono molti santi,
furono vinte le forze dell'inferno.
Deh! Madre della Chiesa,
rendeteci i figli (suoi) più docili, devoti e forti.
Esaltatela in faccia al mondo;
adornatela di vergini;
sollecitate con la vostra onnipotenza supplichevole
l'unico ovile sotto un solo pastore.
Siate la consolazione del Sommo Pontefice,
il lume dei dottori, la guida di tutti i pastori di anime.


O MARIA, MADRE DI GESU'

O Maria, Madre di Gesù
fateci sempre più comprendere e deplorare
le funeste rovine causate ai focolari cristiani
dai cattivi giornali,
che bestemmiano il vostro Figlio, calunniano la sua Chiesa
e propagano scandali.
Infondeteci, o Vergine Santa, un desiderio più coraggioso
d'allontanare questa stampa empia dalle famiglie,
ove porta la rovina,
e di propagare ovunque la stampa cattolica.
Accordate la vostra materna protezione
a tutti quelli che si dedicano a questo urgente apostolato.
Rendete feconda la loro parola,
i loro sacrifici, i loro passi.
Ottenete ai loro sforzi la dolce ricompensa
di vedere propagati più largamente i giornali
che difendono, senza esitazione, la dottrina di Gesù Cristo.
E affinché ci meritiamo il successo di questa santa crociata
custodite intatta l'anima nostra, o Maria, da ogni peccato.
Otteneteci infine, dopo questa vita 16, la corona
promessa quelli che han combattuto la buona battaglia
e conservata intatta la fede. Così sia.


CONSACRAZIONE DELLA FAMIGLIA A MARIA

Venite, o Maria, entrate ed abitate in questa casa
che noi vi offriamo e vi consacriamo.
Voi siete la Benvenuta:
vi riceviamo con gioia di figli.
Siamo tanto indegni; ma voi siete così buona
che volentieri mettete la vostra dimora
con i figli più meschini!
Vi accogliamo con l'affetto con cui Giovanni
vi prese in casa sua dopo la morte del vostro Gesù.
Distribuite a ciascuno di noi le grazie spirituali
che ci sono necessarie, come le portaste alla casa di Zaccaria.
Date le grazie materiali, come agli sposi di Cana
otteneste il cambiamento dell'acqua in vino.
Tenete sempre lontano il peccato.
Siate luce, gioia, santificazione
come foste nella famiglia di Nazaret.
Siate qui Madre, Maestra e Regina.
Accrescete in noi la fede, la speranza, la carità.
Infondeteci lo spirito di preghiera.
Che qui abiti sempre Gesù, Via, Verità e Vita!
Suscitate vocazioni tra i nostri cari.
Che tutti si riuniscano
i membri di questa famiglia in cielo.


SUPPLICA ONNIPOTENTE

O Maria, mia sola speranza
volgete il vostro sguardo pietoso
sul più indegno dei vostri figli.
La vostra potenza presso Dio
e la vostra bontà per i più miseri
mi danno speranza contro ogni speranza.
Formate una nuova classe di figli,
che amate, soccorrete, portate a salvezza.
Sarà la classe composta dei peccatori più indegni,
quella in cui sovrabbondò la malizia
dove aveva abbondato la luce e la grazia.
Mettetevi la povera anima mia.
Avrete un nuovo titolo di gloria eterna
voi ed il vostro Figlio Gesù.
Sarà un prodigio inaudito nei secoli passati.
Mi rifugio in voi, nel vostro cuore,
O Maria, Madre, Maestra e Regina. Amen.



A MARIA SS. ANNUNZIATA

In una agendina tascabile che gli serviva da taccuino intimo, Don Alberione annotò quest'appunto non datato, ma risalente ai primi mesi del 1958: «A Maria - M. M. R.

Io, indegno vostro figlio, accetto con cuore la volontà del Vostro Gesù: completare la Famiglia Paolina. Inizierò i tre Istituti: ‘Gesù Sacerdote’, ‘Maria SS. Annunziata’, ‘San Gabriele Arcangelo’. Saranno anime che ‘bruciano di amor di Dio e che traducono tutta la loro vita in apostolato’.
Ho bisogno di queste grazie: fede proporzionata, buone vocazioni, retta intenzione, cooperatori, il mille per uno. — Da me nulla posso, ma con Dio posso tutto. — Mi impegno per la gloria di Dio e per la pace degli uomini; e conto su la vostra parola, o Gesù: ‘Tutto ciò che chiederete vi sarà dato’ .
Tutto offro in penitenza dei miei molti peccati.
Che siate amata, o Maria!
Che siate conosciuta, o Maria,
che siate pregata, o Maria,
che siate predicata, o Maria.
Che per voi tutti seguano Gesù, Via e Verità e Vita» .

In data 21-3-1959 Don Alberione scriveva inoltre un biglietto augurale a «ognuna delle Annunziatine» per indicare il modo di celebrare la loro festa propria, l'Annunciazione (25 marzo), suggerendo fra l'altro la «rinnovazione del desiderio e proposito della consacrazione a Dio». L'istituto era già avviato da circa sei mesif . Queste circostanze ci consentono di situare la nostra preghiera entro un quadro cronologico e un clima spirituale ben determinati e che si precisano definitivamente grazie a un appunto del segretario Don A. Speciale: «Questa preghiera fu dettata dal Primo Maestro a Madre Mattea il 22 aprile 1958 mentre lui era degente nella clinica Regina Apostolorum di Albano per un piccolo intervento chirurgico»  Siamo così informati che, due anni prima della costituzione ufficiale dell'istituto Maria SS. Annunziatai , il Fondatore ne aveva già delineato i tratti dell'anima, secondo il procedimento che gli era abituale: la redazione di preghiere destinate contemporaneamente alla intercessione e alla mentalizzazione. Questa preghiera fu dapprima stampata sull'interno di una pagellina che riproduceva all'esterno la scena dell'Annunciazione affrescata dal Santagata nella cupola del santuario Regina Apostolorum. Successivamente fu introdotta nel libretto delle Preghiere paoline, edizione 1960. Dal punto di vista tematico, il suo contenuto si sviluppa su tre motivi: lode alla fede di Maria; azione di grazie per il mistero dell'Incarnazione; invocazione della virtù della fede, perché si compia anche in noi ciò che si realizzò in Maria e per Maria. Tre motivi che tuttavia si compendiano in uno: «Beata te che hai creduto». Una caratteristica evidente di questa preghiera è la sua intonazione liturgica e gioiosa, improntata sullo spirito dell'evangelista Luca e perfettamente sintonizzata con la mariologia postconciliare. In tal senso ci appare come la più moderna preghiera mariana di Don Alberione.


Tutte le generazioni ti proclamino beata, o Maria .
Tu hai creduto all'Arcangelo Gabriele
e in te si sono compiute tutte le grandi cose
che egli ti aveva annunziato.
L'anima mia e tutto il mio essere ti lodano, o Maria.
Hai prestato fede all'incarnazione del Figlio di Dio
nel tuo seno verginale: e sei diventata la Madre di Dio.
Al tuo «sì» il Verbo eterno si fece uomo
e visse tra gli uomini.
Spuntò allora il giorno più felice della storia umana.
L'umanità ebbe il Maestro Divino, il Sacerdote Sommo
ed eterno, l'Ostia di riparazione, il Re universale.
Sia benedetto il Signore
che tutto volle darci per mezzo tuo.
La fede è dono di Dio e radice d'ogni bene.
O Maria, ottieni anche a noi
una fede viva, ferma, operosa.
La fede che salva e produce i santi.
Fede nella Chiesa, nel Vangelo, nella vita eterna.
Che possiamo meditare le parole del tuo Figlio benedetto,
come tu le conservavi in cuore
e santamente le consideravi .
Che il Vangelo sia predicato a tutti e con ogni mezzo.
Che venga accolto docilmente.
Che tutti divengano figli di Dio.


Nessun commento: