QUARESIMA E PREPARAZIONE ALLA PASQUA
Don Giacomo Alberione
È sempre bene che ci salutiamo con le parole: “Il Signore sia con voi”, e “con noi”.
Siamo nel periodo della Quaresima e dobbiamo santificarla come preparazione alla grande
Settimana Santa e poi la Risurrezione e poi il tempo di preparazione a ricevere i doni dello
Spirito Santo nella Pentecoste: è un tempo così santo, così pieno di grazie, questo tempo
bisogna che santifichiamo bene questo tempo.
Come Quaresima, voi non avete bisogno del digiuno, no. Ma, perché la Quaresima sia
santificata, due pensieri: il primo pensiero: la purificazione nostra; e secondo: la santificazione
nostra: due pensieri che possono essere di direzione, sì.
La purificazione. Certamente l'attività che voi svolgete è buona; tuttavia vi sono sempre dei difetti, sì, che abbiamo da togliere: quello che può dispiacere al Signore.
La purificazione: fare le cose bene e farle con retta intenzione, sì.
Purificazione. I nostri pensieri sono tutti sempre buoni? e come sono i sentimenti che sono in noi, son tutti buoni? e poi le parole che noi usiamo, diciamo? e poi quello che è da fare nella giornata, sì. Purificazione: la Messa sentita bene, partecipata bene, la Comunione, quello che è la meditazione. La purificazione. Siamo pronti, la mattinata, ad entrare nel servizio di Dio a suo tempo? La giornata comincia così bene nel volere di Dio! Se la giornata [è] cominciata bene, quando comincia bene c'è da sperare che tutta la giornata sia fatta, seguita secondo il volere di Dio.
La purificazione. Certamente l'attività che voi svolgete è buona; tuttavia vi sono sempre dei difetti, sì, che abbiamo da togliere: quello che può dispiacere al Signore.
La purificazione: fare le cose bene e farle con retta intenzione, sì.
Purificazione. I nostri pensieri sono tutti sempre buoni? e come sono i sentimenti che sono in noi, son tutti buoni? e poi le parole che noi usiamo, diciamo? e poi quello che è da fare nella giornata, sì. Purificazione: la Messa sentita bene, partecipata bene, la Comunione, quello che è la meditazione. La purificazione. Siamo pronti, la mattinata, ad entrare nel servizio di Dio a suo tempo? La giornata comincia così bene nel volere di Dio! Se la giornata [è] cominciata bene, quando comincia bene c'è da sperare che tutta la giornata sia fatta, seguita secondo il volere di Dio.
E quello che sono poi gli uffici che in una giornata [sono] da compiere: l'apostolato; poi nelle
relazioni vicendevoli tra di noi, tra di voi, il modo di comportarsi; poi, quanto all'apostolato, se
c'è la rettitudine di pensiero, di intenzioni; e se noi facciamo le cose bene, sì, fare le cose
bene; e poi, la stessa ricreazione, lo stesso tavolo, lo stesso riposo che si riprende la sera:
tutto sia fatto rettamente.
E per avere il grande esemplare, [pensare] come era e come ha condotto la vita Gesù a
Nazareth: preghiera, ma poi faceva tutto bene e sempre progrediva in santità. Pensarlo: che
Gesù al mattino [iniziava] con la sua preghiera e poi [andava] al lavoro di falegnameria, fino a
30 anni. Esultare: egli ha fatto le cose bene, “omnia fecit...”.
Possiamo noi ancora perfezionare ciò che giorno per giorno abbiamo da compiere? Sì, se noi
continuiamo a fare bene la confessione, a fare bene l'esame di coscienza per la quaresima; per
la quaresima [queste] due [cose] sono quello cioè [che è utile] per la purificazione.
Buone confessioni; e che siamo puntuali ogni settimana. Le confessioni che siano
accompagnate da buon dolore.
E poi dalla [pratica] quotidiana, cioè l'esame di coscienza: fare già l'esame di coscienza al
mattino, come sentiamo il dovere di fare le cose della giornata; e l'esame di coscienza, dopo,
l'esame di coscienza verso il mezzogiorno, e nella Visita, e alla sera.
Per la purificazione dunque durante la Quaresima fissarsi specialmente sopra due punti: buone confessioni, buoni esami di coscienza. Purificazione. Allora riceveremo l'abbondanza delle grazie nella settimana santa, nella Risurrezione di Gesù e lo Spirito Santo a Pentecoste.Primo punto.
Secondo punto la santificazione. Già si è e avete seguita bene la vita consacrata al Signore, consacrata al Signore. E vi sono però sempre dei bisogni e delle necessità per migliorare la vita nostra, la vita nostra, in questi pensieri della santificazione nostra, la vita nostra, come Gesù ha detto: “Io sono la Via”. Guardare e considerare il Vangelo, come Gesù ha operato nella sua vita privata e nella sua vita pubblica e nella sua vita dolorosa [...]; e esaminiamo la nostra vita se ci vogliamo immedesimare a Gesù. Immedesimarci a Gesù, contemplare almeno frequentemente la vita che Gesù ha condotto e di cui ci ha lasciato l'esempio: “Io sono la Via”. Poi Gesù ha aggiunto: “Io sono la Verità”: la verità, quello che egli ha predicato e insegnato. A questo punto [è] da consigliarsi specialmente in questo tempo la lettura del Vangelo. Quanti libri ci sono in giro! Ma c'è il Libro, ecco, quello che è il Libro, il gran Libro, il Libro di Dio. E se noi cerchiamo di leggere cose varie, se sono da fare, anche, perché dobbiamo anche insegnare agli altri, ma in primo luogo noi leggiamo e consideriamo e meditiamo e cerchiamo di comprendere tutti gli insegnamenti di Gesù. Il Vangelo si può leggere ogni anno; si può leggere – si può dire – quotidianamente. Poi abbiamo fatto il Vangelo presi [= unendo] tutti e quattro i Vangeli insieme. E tutti i giorni si può fare una meditazione, ma particolarmente conviene nel tempo di quaresima. Conoscere sempre meglio Gesù, che cosa ci ha dato, che cosa ci ha detto. Bisogna che le parole non siano considerate soltanto come una lettura comune: qui è quel che dice il Figlio di Dio Incarnato! quello ci ha insegnato! Tante volte si passa un po' con superficialità, ma bisogna mettersi davanti a Gesù nel Tabernacolo, davanti a Gesù, come se parlasse in questo momento: e sono le parole che Egli ha detto. Quindi approfondire la conoscenza di Gesù, la somma Verità. Questo è poi il riflesso del gaudio eterno, della visione di Dio, della visione di Dio, a misura che noi abbiamo a approfondire la fede, l'insegnamento di Gesù, sì, come Gesù è stato perfetto nella sua vita. E poi egli ci ha insegnato che noi continuiamo a meditare e ad approfondire i punti del Vangelo, cominciando dal discorso che è durato circa tre capitoli [nel vangelo di] san Matteo. Quindi conoscenza sempre più. E tanti pensieri e tante notizie e tante cose varie, che alle volte fan perdere solamente il tempo e sprechiamo l'intelligenza? No! Dobbiamo conoscere Dio! Conoscere Dio, conoscere Gesù Cristo!
Per la purificazione dunque durante la Quaresima fissarsi specialmente sopra due punti: buone confessioni, buoni esami di coscienza. Purificazione. Allora riceveremo l'abbondanza delle grazie nella settimana santa, nella Risurrezione di Gesù e lo Spirito Santo a Pentecoste.Primo punto.
Secondo punto la santificazione. Già si è e avete seguita bene la vita consacrata al Signore, consacrata al Signore. E vi sono però sempre dei bisogni e delle necessità per migliorare la vita nostra, la vita nostra, in questi pensieri della santificazione nostra, la vita nostra, come Gesù ha detto: “Io sono la Via”. Guardare e considerare il Vangelo, come Gesù ha operato nella sua vita privata e nella sua vita pubblica e nella sua vita dolorosa [...]; e esaminiamo la nostra vita se ci vogliamo immedesimare a Gesù. Immedesimarci a Gesù, contemplare almeno frequentemente la vita che Gesù ha condotto e di cui ci ha lasciato l'esempio: “Io sono la Via”. Poi Gesù ha aggiunto: “Io sono la Verità”: la verità, quello che egli ha predicato e insegnato. A questo punto [è] da consigliarsi specialmente in questo tempo la lettura del Vangelo. Quanti libri ci sono in giro! Ma c'è il Libro, ecco, quello che è il Libro, il gran Libro, il Libro di Dio. E se noi cerchiamo di leggere cose varie, se sono da fare, anche, perché dobbiamo anche insegnare agli altri, ma in primo luogo noi leggiamo e consideriamo e meditiamo e cerchiamo di comprendere tutti gli insegnamenti di Gesù. Il Vangelo si può leggere ogni anno; si può leggere – si può dire – quotidianamente. Poi abbiamo fatto il Vangelo presi [= unendo] tutti e quattro i Vangeli insieme. E tutti i giorni si può fare una meditazione, ma particolarmente conviene nel tempo di quaresima. Conoscere sempre meglio Gesù, che cosa ci ha dato, che cosa ci ha detto. Bisogna che le parole non siano considerate soltanto come una lettura comune: qui è quel che dice il Figlio di Dio Incarnato! quello ci ha insegnato! Tante volte si passa un po' con superficialità, ma bisogna mettersi davanti a Gesù nel Tabernacolo, davanti a Gesù, come se parlasse in questo momento: e sono le parole che Egli ha detto. Quindi approfondire la conoscenza di Gesù, la somma Verità. Questo è poi il riflesso del gaudio eterno, della visione di Dio, della visione di Dio, a misura che noi abbiamo a approfondire la fede, l'insegnamento di Gesù, sì, come Gesù è stato perfetto nella sua vita. E poi egli ci ha insegnato che noi continuiamo a meditare e ad approfondire i punti del Vangelo, cominciando dal discorso che è durato circa tre capitoli [nel vangelo di] san Matteo. Quindi conoscenza sempre più. E tanti pensieri e tante notizie e tante cose varie, che alle volte fan perdere solamente il tempo e sprechiamo l'intelligenza? No! Dobbiamo conoscere Dio! Conoscere Dio, conoscere Gesù Cristo!
E allora la visione di Dio è in proporzione che noi abbiamo avuto pensieri santi; perché, se
[abbiamo avuto] pensieri vani e inutili, allora bisogna considerare quello che sarà al di là. In
maniera che noi santificheremo sempre più la mente e lasciam da parte tutti i pensieri che
sono inutili o meno buoni.
E poi quello che deve essere aggiunto: “Io sono la Vita”, la grazia, la vita di grazia: somma la
visita. Possiamo alle volte fare un po' di meditazione o di esame alla fine della settimana e
[chiederci]: “Questa settimana sono cresciuto in grazia, in santità?”. E poi, andando alla
confessione, dobbiamo anche fare allora il nostro mea culpa.
Passano i giorni! E facciamoli rendere questi giorni per l'eternità!
La vita: vivere la messa, vita di grazia, la Comunione, l'Adorazione, sì; in particolare poi la
confessione e poi tutte le pratiche di carità, sì. Specialmente in primo luogo viene la grazia dai
sacramenti, ma poi da tutte le altre pratiche che sono nell'Istituto, sì.
Noi finora siamo sempre cresciuti in grazia e quindi in santità, che ha preparato e abita in noi?
L'abbiamo molto? Questi giorni, questi anni che si arricchiscano, gli anni e i giorni,
arricchiscano di grazia; e quindi [ci ottengano] il possesso di Dio in cielo, l'amore di Dio eterno,
la gloria, gloria in excelsis Deo, sì.
Ecco il tempo, quindi, della Quaresima: [tempo di] purificazione e santificazione, contemplando
il crocifisso, leggendo il Vangelo; e portare sopra di noi l'esame che: “Sono stato in progresso?
sono stato fermo o in retro?”. Ecco. Anno per anno, sì, che noi aumentiamo le ricchezze
spirituali, le ricchezze di meriti!
Allora poi possono essere di buona meditazione in quaresima: come la purificazione, poi la
santificazione, ecco.
Così la quaresima si passerà bene; e ci prepari per la Settimana Santa e per il tempo pasquale
cominciando dalla Risurrezione di Gesù, fino alla discesa dello Spirito Santo sopra gli Apostoli,
sino alla Pentecoste.
Arricchirci, dar tanta importanza a questo periodo dell'anno liturgico, grande importanza.
Meditarlo il Vangelo, meditare il Messale, la Vita di Gesù, sì, meditare il Vangelo nel complesso.
E certe volte si passa un poco superficialmente; ma se noi ci fermiamo e siamo sotto la luce di
Dio, quindi ogni volta che lo leggiamo, che lo meditiamo, ci sentiamo più uniti a Gesù Cristo e
Gesù Cristo in noi.
Allora i nostri propositi: purificazione e santificazione in questo periodo. Uniamoci tutti assieme
per compiere bene e santificare bene la quaresima: purificazione e santificazione.
Adesso, durante la Messa, si possono meditare questi due pensieri, che si possono di nuovo
giorno per giorno richiamare alla nostra mente. E concludiamo con l'esame di coscienza alla
sera [esaminandoci su] quello che abbiamo fatto di bene, purificandoci, santificandoci.
Sia lodato Gesù Cristo.
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