venerdì, maggio 12, 2023

A mia Madre

 


Festa della MAMMA 2010

Solo a pronunciare questo nome
il mio cuore sussulta e penso a te Mamma!
“Ricordo il tempo passato
ripenso gli anni lontani..” 
Sal.77
e ritorno bambina come un
“bimbo svezzato in braccio a
sua madre e resto serena” 
Sal 131

Grazie Mamma

Il tuo ricordo Mamma mi da gioia e pace,
la tua tenerezza, il tuo amore vive in me.
Il tuo amore mi ha nutrito e fatto crescere
“come albero piantato lungo il fiume
egli darà frutto a suo tempo,
e le sue foglie non appassiranno:
riuscirà in tutti i suoi progetti” 
Sal.1

Grazie Mamma

Tu vivi in me come io vivevo in te,
la mia anima poi si aprì alla vita.
Così ora la mia vita è la tua vita!
Tu te ne sei andata solo con il corpo,
la tua vita, la tua anima il tuo amore,
tutto di te è rimasto in me, la tua vita
continua nella mia vita Mamma!

Grazie Mamma

Ti penso tanto..e ti vedo correre nei
prati verdi del paradiso: ora lo puoi!
La sofferenza che portavi con dignità non è più.
Ora è la tua corona più luminosa e preziosa.
Quando il Signore vorrà ci riuniremo
e ci sarà gioia grande,
sarà un abbraccio senza fine,
che durerà tutta l’eternità!

Grazie Mamma
Angelbel





A MIA MADRE

Sulla prima pagina di questo volume io pongo, o mamma, il tuo nome e il tuo ricordo. Le singole parti di esso , furono scritte mentre tu eri ancora sulla terra, accanto a me: tutto quello che di tenerezze e di speranze e di affetti mi offriva l'esistenza, era in te; e la semplicità della tua vita e l'ingenuo candore del tuo animo e le vigili cure per i tuoi figli, durate fino ai giorni estremi, eran per me sante e sublimi. Quando io tornavo a casa e ti trovavo nel tuo angolino preferito, tutta intenta ai tuoi umili lavori, e gioiosa di mostrarmeli, perchè eran fatti per me, mi pareva che un sorriso di bontà e una luce di amore mi penetrasse nell'anima e mi illuminasse la vita. Ora la vita mi è oscura e deserta: tu non sei più con me: io non ho potuto strapparti alla morte:invano mi fermo innanzi al tuo avello, invano ti porto i fiori, invano tento evocarti dal freddo marmo. Eppure io ti sento ancora nel cuore, presente e possente nel mio spirito, ragione della mia vita, compagna d'ogni mio pensiero, sospiro incessante dell'anima mia. Ecco, mentre io scrivo queste righe, e guardo la tua immagine, che mi sorride dal piccolo medaglione sulla mia scrivania, mi par quasi che quella immagine si distacchi, e mi venga incontro, e mi protenda le braccia, e che io possa ancora soavemente riposarmi sul tuo seno, o madre, o madre mia.

7 Agosto 1925.

( Carlo Pascal-Feste e poesie antiche 1926)


LO STAGNO INCANTATO

Gli occhi della mia mamma


Se mi soffermo a guardare
negli occhi della mia mamma,
vi scorgo uno stagno incantato.

Attorno s'innalzano gli alberi
e un'isola un poco confusa
circondan le limpide acque.

Potessi io volger la prua
della mia povera barca
verso quelle acque silenti !

I pesci più rari vi nuotano
e uccelli preziosi sugli alberi
dell’isola a me tanto cara
innalzano canti di giubilo.

Se mi soffermo a guardare
negli occhi della mia mamma
vi scorgo uno stagno incantato.

Anonimo

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